Bambini, ragazzi e professionisti; sono milioni le persone che ogni giorno utilizzano campi da gioco realizzati con erba sintetica.
Per molto tempo si è ignorato se i materiali utilizzati per crearli potessero causare dei danni alle persone o all’ambiente
Uno studio ha dimostrato che i granuli e le pacciamature presenti nei campi da gioco contengono sostanze potenzialmente nocive come: IPA (idrocarburi policiclici aromatici), metalli e ftalati; si tratta di microplastiche, di cui circa 42 000 tonnellate finiscono nell’ambiente attraverso l’acqua piovana e lavori di manutenzione .
È quindi chiaro come la presenza di queste sostanze contribuisca alla diffusione dell’inquinamento, ciò che non è chiaro è il loro effetto sulla salute delle persone.
Una prima analisi effettuata nel febbraio del 2017 ha dichiarato un livello di preoccupazione molto basso in caso di contatto con la pelle o in caso di ingestione o inalazione.
Le autorità olandesi però, nel luglio del 2018, hanno proposto una limitazione della concentrazione di otto IPA, componenti degli oli diluenti e del nerofumo, causa di tumori e malattie cardiache.
L’obiettivo era garantire che l’esposizione agli IPA rimanesse bassa anche in futuro.
Dopo ulteriori valutazioni dei comitati #ECHA si è tratta la conclusione che ridurre il limite di concentrazioni delle 8 sostanze, portato ad un massimo di 20mg/kg, fosse la soluzione più adatta.
Le nuove norme sono applicate nell’#UE / #SEE dal 10 agosto 2022, ma non interesseranno i campi da gioco già esistenti.
La valutazione in merito alla questione non è conclusa, l’ECHA continua le sue analisi che una volta terminate potrebbero essere incluse nel regolamento #REACH.
Intanto l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, per prevenire l’esposizione ai materiali presenti, ha raccomandato delle misure igieniche di base, come lavare le mani appena finito di giocare, disinfettare tagli e graffi ed evitare di ingoiare eventuali granuli finiti accidentalmente in bocca.
-eng-
THE PLAYING FIELDS AND THEIR RISKS
Children, guys and professional; millions of people use artificial turf playing fields every day.
For a long time, it has been ignored if the materials used to create them can cause harm to people and the environment.
A study showed that the granules and mulches present in the playing fields contain potentially harmful substances such as: PAHs (polycyclic aromatic hydrocarbons), metals and phthalates; these are microplastics, of which about 42000 tons end up in the environment through rainwater and maintenance work.
It is therefore clear how these substances contribute to the spread of pollution, what is unclear is the risk of any damage that they may cause to people’s health.
A first analysis carried out in February 2017 declared a very low level of concern in case of contact with the skin or in case of ingestion and inhalation.
However, in July 2018, the Dutch authorities proposed a concentration limitation of eight PAHs, components of extender oils and carbon black, which are the cause of cancer and heart disease.
The aim was to ensure that exposure to PAHs would remain low in the future, and after further evaluation by the ECHA Committees it was concluded that reducing the concentration limit of the 8 substances to a maximum of 20 mg/kg was the most appropriate solution.
The new rules will be applied in the EU/EEA from August 10th 2022, which will not affect the existing fields for the time being.
The assessment on this issue is not concluded, the ECHA continues its analysis that once completed could be proposed REACH restriction.
Meanwhile, the European Chemicals Agency recommended basic hygiene measures to prevent exposure to the materials present, such as washing your hands as soon as you finish playing, disinfect cuts and scratches and avoid swallowing any accidentally finished granules in the mouth.
-fonte-
https://echa.europa.eu/it/hot-topics/granules-mulches-on-pitches-playgrounds